
Stiamo seguendo come tutti i cittadini livornesi gli annunci fatti in questi giorni dalla giunta sul tema della mobilità urbana.
Sembra ormai sicuro che l’emissione delle lettere per i cittadini residenti nelle ZTL diventerà a pagamento: 60 Euro per la prima macchina, 150 per la seconda, come sembra sicura l’installazione degli stalli blu a pagamento, in tutto il centro a cui sono state aggiunte le zone di Via di Salviano e Viale Italia fino alla Baracchina Rossa.
Si tratta chiaramente di provvedimenti pretestuosi che hanno come unico e malcelato fine quello di camuffare una nuova tassa per mettere le mani nelle tasche dei livornesi.
E’ evidente che l’intera operazione sembra più uno stratagemma pensato allo scopo di pareggiare lo zoppo bilancio che la giunta Nogarin sta presentando proprio in questi giorni.
Provvedimenti totalmente inammissibili con caratteristiche vessatorie nei confronti dei circa 30000 livornesi Residenti nelle zone Ztl/Zsc che saranno costretti a pagare profumatamente la lettera senza alcuna garanzia di trovare parcheggio perché nel frattempo i posti auto sono diventati tutti a stallo blu – perciò a pagamento – e chiunque può andarci, anche i non residenti
Ci sembra una grossa ingenuità non capire che questa nuove strisce blu, diffuse a macchia di leopardo, faranno aumentare code ed inquinamento in quanto la nuova “disponibilità” di posti produrrà un aumento di traffico da e verso il centro.
Non è chiaro come le scelte del neo-assessore Vecce possano coesistere con il “modello Via Cambini” sbandierato dall’assessore Badari nei giorni scorsi e tantomeno con la riduzione di emissioni inquinanti e climalteranti provocati dall’intenso uso di mezzi a motore privati fino a ieri bandiera del fronte referendario notriv sostenuto caldamente dai 5 stelle.
La cosa più grave che ci preme sottolineare è che si continua a compiere queste scelte nella totale assenza di partecipazione della città, un metodo che esclude ogni confronto, sia per la revisione delle linee di Tpl che per tutto il resto.
Si procede ancora una volta con interventi estemporanei, “a spot”, senza un’idea complessiva e globale di organizzazione della mobilità.
Solo vaghissimi accenni al trasporto pubblico – nodo fondamentale della mobilità sostenibile – nessun impegno serio sulle piste ciclabili e qualche blabla sul car-sharing, giusto per riempirsi la bocca, e questo è veramente intollerabile dopo 2 anni di governo.
Siamo stufi di questi fenomeni, rigorosamente non livornesi, che promettono mari e monti, ma che di fenomenale hanno solo il rimborso-spese per il carburante che dobbiamo pagargli per venire a fare il loro lavoro.
La nostra città ha bisogno di essere amministrata da chi ci abita, ci lavora e conosce le abitudini e le tradizioni dei livornesi. E se alcune abitudini risultassero scorrette – e si volesse incentivare un uovo modo di usufruire del centro e del lungomare – ci sembrerebbe più corretto che i cittadini vengano accompagnati ai necessari cambiamenti con percorsi partecipati e inclusivi, non certo con l’arroganza di chi, da qui a giugno, impone pseudo-rivoluzioni copernicane sulle spalle (e
dentro il portafogli) dei livornesi.
Non è corretto imporre di punto in bianco – e di fatto impedire – a una famiglia livornese di andare a cena ai Pancaldi o ai Tirreno perché un signore di Empoli ha deciso che deve pagare 15 Euro di parcheggio. E poi…perche ai Pancaldi si e ai Fiume no?
Vogliamo competenza, serietà, programmazione e partecipazione popolare alle decisioni.
Noi siamo totalmente contrari a queste misure scellerate e ci opporremo duramente sia in Consiglio Comunale sia in città tramite una petizione popolare per non far passare la “TASSA MASCHERATA”.