
Mentre l’Assessore al bilancio dichiara che non è un suo problema se ci sono posti di lavoro a rischio (non si vede di chi dovrebbe essere il problema trattandosi di un Azienda al 100% del Comune), Il Sindaco canta vittoria perché Aamps viene dichiarata fallibile, davvero sembra che a Palazzo Civico si sia perso ogni contatto con la realtà.
Il Presidente Castelnuovo nei giorni passati era stato già molto chiaro in commissione consiliare sostenendo: “o passa il concordato o l’azienda fallisce”. Qui credo stia il nodo della questione, il Sindaco di Livorno ha finalmente la pistola carica che desiderava da utilizzare contro i lavoratori di Aamps e le aziende dell’indotto, probabilmente è da questo che deriva tanta apparentemente immotivata euforia. Quando si chiederanno sacrifici in termini di posti di lavoro e si vorrà imporre alle ditte dell’indotto l’accettazione di una massiccia rinuncia al proprio credito, ad ogni obiezione si risponderà immancabilmente evocando lo spauracchio del fallimento.
Il Sindaco sa bene che la sentenza del Tar della Toscana che respinge il ricorso del Comune contro l’Ato Costa, rigettando nella sua totalità tutte le fumose argomentazioni sollevate, pone una pietra tombale sulle sue rivendicazione campanilistiche evidenziando in modo chiaro quanto sia grave la sua responsabilità nell’avere pretestuosamente cercato, per meri motivi ideologici, di escludere Aamps dal percorso di Reti Ambiente provocando un danno all’Azienda e alla Città. Ciò non di meno, invece di recede dai suoi intenti, come buon senso e prudenza suggerirebbero, annuncia ulteriori ricorsi perseverando sulla linea di un illogico e pernicioso isolazionismo. Ci domandiamo quando verrà il momento di pensare al bene del nostro territorio e non alla propaganda politica? La campagna elettorale a Livorno è finita due anni fa, almeno che le campagne elettorali che interessano non siano altre, non si vede per quanto debba continuare questo atteggiamento irrazionale.
Il piano per il concordato che verrà presentato dal Consiglio di Amministrazione di Aamps, indipendentemente dal fatto che venga o meno accettato dai creditori, produrrà una inevitabile perdita di posti di lavoro diretti o indiretti, per questo motivo nell’esclusivo interesse della città e dei lavoratori chiediamo ancora una volta all’Amministrazione di fare un passo indietro ed imboccare con convinzione la strada della ristrutturazione del debito, se così non dovesse essere, a portare sulle proprie spalle la responsabilità di questo sfacelo saranno nessun altro che il Sindaco Nogarin e la sua Giunta.
Federico Bellandi, Segretario Unione Comunale PD Livorno